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Risparmio > Beni rifugio

Quando le cose non vanno bene, economicamente parlando, e gli investimenti rendono poco e si fanno sempre più rischiosi, tornano sempre di moda i "beni rifugio", immobili innanzitutto, ma anche oro, diamanti, arte.

La tipologia di beni in discorso, a causa del valore rilevante, è preclusa normalmente al piccolo risparmiatore. Tuttavia, ne trattiamo in questo ambito, dato che l'ingegneria finanziaria ha "partorito" nuovi strumenti che consentono finalmente, anche a chi non disponga di grandi capitali, di avvicinarsi a tali forme di investimento.

Gli immobili, terreni e fabbricati, sono il primo pensiero a cui va la mente in momenti di tensione economica prolungata. Chi si orienti in tale ottica, tuttavia, all'atto dell'acquisto, dovrebbe riflettere sui seguenti punti:

- nei centri cittadini, più che un appartamento, potrebbe rendere bene un posto macchina, tanto all'aperto (in luoghi recintati) che al chiuso (sia in comune, che in singola proprietà), oppure un locale da adibire a negozio;

- è preferibile acquistare, con la stessa somma più unità immobiliari di piccole dimensioni, piuttosto che una grande: lo smobilizzo sarà molto più agevole;

- all'atto dell'acquisto prevedere i possibili scenari futuri che possano coinvolgere l'area in cui si trova l'immobile, che possono farlo apprezzare come deprezzare di molto;

- prestare molta attenzione all'aspetto sicurezza, per cui è bene evitare il pian terreno, gli ammezzati e se possibile il primo piano, pretendere la presenza di porte e finestre blindate, installare sistemi di allarme e deterrenti per i malintenzionati (es. telecamere, videocitofoni, sistemi di allarme).

Per quanto attiene ai terreni, il discorso è più complesso e molto personale, visto che diverso è l'acquisto fatto da un normale cittadino rispetto a quello operato da chi ha origini contadine: il primo non potrà considerare la messa a coltura del terreno, che, invece, il primo sarà in grado di fare agevolmente.

Se possibile, ovviamente in ottica speculativa, un terreno edificabile è preferibile ad uno a destinazione agricola, ed in campo agricolo, uno esposto a sud e magari con un pozzo o un fiumiciattolo è da preferire a tutti gli altri. Ma si tratta di fattori positivi che spingono verso l'alto i prezzi di vendita in maniera significativa.

Si comprende, che un investimento minimo, nel migliore dei casi supera i 50.000 euro (e siamo buoni), somma non sempre alla portata del piccolo risparmiatore.

Ecco, come anticipato, che l'ingegneria finanziaria ha esteso l'ambito dei fondi comuni di investimento al campo immobiliare, consentendo con somme davvero irrisorie (anche poche migliaia di euro) di accedere indirettamente all'investimento immobiliare, liberando al tempo stesso l'investitore dai problemi legati all'acquisto, alla gestione ed alla vendita dell'immobile.

Il piccolo investitore ha comunque due strade per accedere direttamente alla proprietà immobiliare: potrebbe sottoscrivere un mutuo ipotecario (cioè garantito dallo stesso immobile) a tasso fisso o variabile, di solito ventennale o trentennale. Le rigide formule di un tempo sono ormai superate, tanto che sono stati introdotti i mutui a rimborso del capitale libero, in modo da consentire al mutuatario una notevole flessibilità: rimborsi maggiori in tempi di vacche grasse, rimborsi minori in tempi di vacche magre.

Altra alternativa di accesso alla proprietà immobiliare diretta da parte del piccolo risparmiatore è la c.d. multiproprietà, formula che consente di diventare proprietario di un immobile per un periodo limitato dell'anno, frazionando temporalmente la titolarità con altri proprietari. Si tratta di una formula adottata soprattutto per comprare case di villeggiatura in relazione al periodo preferito. Qualora non si possa utilizzare l'immobile nel periodo di spettanza, la società che lo gestisce potrà fittarlo a terzi, garantendo comunque un'entrata al comproprietario.

Restano, infine, i beni rifugio di lusso: oro, preziosi, valute, arte. Ci limitiamo a ricordarli semplicemente, dato che non si tratta di beni alla portata del piccolo risparmiatore, il quale certamente non investirà in tali beni, a causa del loro elevato valore, anche se si possono comprare dei lingottini d'oro, degli anelli con diamantini, valute o oggetti d'arte di valore non eccessivo. Il maggiore problema in questo caso è la sicurezza, che richiederebbe costi eccessivi rispetto all'esiguo importo investito: il gioco non vale la candela!